Federformazione

Federformazione e la battaglia contro gli aiuti di Stato

Battaglia contro gli aiuti di Stato

Battaglia contro gli aiuti di StatoBruno Scuotto, presidente di Fondimpresa, a chiusura delle celebrazioni per i 15 anni del Fondo e di fronte ai Segretari di CGIL, CISL e UIL ha affermato: “In riferimento alla formazione finanziata noi riteniamo che non sia corretto parlare di un vantaggio offerto a beneficio della singola azienda che ottiene il sostegno alla formazione. Il sostegno incide si, com’è ovvio, sull’azienda beneficiaria ma incide in misura ancora maggiore sul lavoratore che viene formato e vede accrescere le proprie competenze professionali.
Il lavoratore, in definitiva, accresce il proprio patrimonio di competenze e con esso accresce anche la propria capacita di collocarsi – e muoversi- all’interno del mercato del lavoro. Una volta formato, sarà in grado di utilizzare la competenze acquisite anche in realtà aziendali diverse da quella in cui e stato formato, cosicché il vantaggio, se vantaggio lo si vuole chiamare, sarà per l’intero sistema e non per la singola realtà aziendale
”.

Federformazione non può che essere d’accordo.

La mancanza di un quadro normativo chiaro sulla natura dello 0,30% gestito dai Fondi Interprofessionali ha generato mostri. Le grandi imprese hanno i Conti Formativi e le PMI (il 95% in Italia) no. Di conseguenza, queste ultime devono sottostare a pesanti adempimenti amministrativi, ai relativi controlli e all’assurdità di vedere i contributi ottenuti sommarsi a quelli per gli investimenti.

Il relativo peso burocratico ha così rallentato enormemente i tempi di erogazione dei Fondi nonché i loro costi di gestione. In aggiunta la visione “pubblicistica” li ha resi progressivamente vittime di ingerenze sulle loro policy da parte della Pubblica Amministrazione (non solo Ministero del Lavoro e ANPAL, ma anche ANAC, Antitrust etc…), che considerano i Fondi interprofessionali mere “stazioni appaltanti” della P.A.

Federformazione ritiene, invece, che vada rivisto totalmente il sistema delle Politiche Attive del Lavoro (di cui i Fondi sono parte fondamentale), in termini di efficienza e di efficacia e si augura che stavolta il Governo ascolti le Parti Sociali e gli operatori della formazione rappresentati dalla Federazione stessa.

Giovanni Galvan

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *