Intervento del presidente Nicoletti sul valore delle parti sociali
Valore e utilità del confronto: le parti sociali
Il dibattito sulla spinosa querelle del riordino delle Politiche Attive del Lavoro si sta ingrossando come il corso di un fiume in cui via via convogliano i vari affluenti.
Da molte parti, infatti, continuano ad arrivare critiche alle proposte dell’attuale governo, e ci fa decisamente piacere sottolineare che, come Federformazione, siamo stati fra i primissimi a sollevare questioni e preoccupazioni in merito.
È interessante notare come segnali di disapprovazione a tale decreto stiano giungendo da molteplici autorevoli personaggi, che però partono da punti di vista e background sicuramente non comuni: fra gli altri sono intervenuti rappresentati delle parti sociali, funzionari di pubblica amministrazione, tecnici e specialisti del settore, oltre che naturalmente gli enti ed operatori.
Già il fatto che le molteplici visioni che si sono sovrapposte, portino, in fin dei conti, tutte un prospettiva negativa, dovrebbe far riflettere chi di dovere, e interrogarsi sulla bontà della strada che ha scelto di percorrere.
Pare, però, che la tendenza sia abbastanza indirizzata al pensiero unico, piuttosto che al confronto, e infatti, come ha fatto presente, neanche tanto fra le righe, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, le parti sociali sono sempre più sotto attacco.
In un Paese democratico e civile, le rappresentanze sociali dovrebbero essere considerate la vera e propria linfa vitale in cui si genera e cresce il dibattito in materia di mercato del lavoro, welfare e temi sociali.
Non si può ridurre tutto al minimo comune denominatore del controllo pubblico e centralista, e perdere per la strada tutta la ricchezza che viene dai differenti punti di vista delle molte parti in gioco.
Non ci piace questo approccio limitato e limitante, vorremmo, invece, un intervento in materia di mercato del lavoro veramente importante ed incisivo, e solo un provvedimento condiviso, che sia nato dal confronto costruttivo, può avere la forza di affrontare le gravi difficoltà del contesto attuale.
Bisogna dare valore alla voce di chi è sul campo e vuole portare il proprio contributo.
Non è certo eliminando il confronto che si risolvono i problemi.
Roberto Nicoletti
Presidente Federformazione