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15 Ott

Assaggiatore di pizza cercasi!

Assaggiatore pizza

Dopo il lavoro da assaggiatore di Nutella ecco quello da buongustaio della pizza! Un locale nel Regno Unito, Bath Pizza Co, cerca un assaggiatore di pizza part-time, due ore a settimana, per il piatto simbolo della cucina italiana.

L’assaggiatore professionista deve vigilare sulla qualità di mozzarella, pomodoro, basilico e condimenti vari e sull’impasto utilizzato. Lo stipendio comprende cash e pasti, a base di pizza naturalmente, oltre alle trasferte. Aveva ragione dunque l’Università di Foggia, quando lanciò il suo corso da “Esperto assaggiatore di pizza”, immaginando una nuova figura professionale da formare con un corso post-laurea e post-diploma di perfezionamento e aggiornamento professionale, organizzato dal Dipartimento di Scienze Agrarie: costo 150 euro, di 30 ore di lezioni e laboratori, ed un attestato finale con frequenza obbligatoria.

Il corso di laurea è completo e scientifico: metodologie dell’analisi sensoriale,metodi analitici riproducibili in termini statistici codificabili con norme internazionali ISO con test di valutazione della soglia gusto dolce-amaro e soglia gusto acido-salato. Inoltre tecnologia di produzione, requisiti per l’ammissione, laurea di primo livello o magistrale, diploma di scuola media secondaria di secondo grado e di titoli equivalenti e test finale scritto e pratico, con degustazione guidata del candidato di varie tipologie di pizza.

Due considerazioni a margine, al di là dello scetticismo dei più tradizionalisti, compreso chi scrive. Ecco un esempio di come potrebbe essere il lavoro del futuro in tempo di digitale e robotizzazione. Può un robot assaggiare la pizza, o il parmigiano reggiano o un vino DOCG? Difficile, almeno per ora.

La Seconda riguarda l’aspetto paradossale di come evolve l’Università in Italia rispetto alla formazione professionale. Una volta l’Università insegnava un metodo di apprendimento e di elaborazione delle conoscenze trasferite. Oggi si fa un master per assaggiatori intercettando ipotetiche tendenze di mercato. E funziona. Soprattutto all’estero….

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