La Marea rosa
Venerdì 8 Marzo sarà un giornata intensa per Francesca Mangano, fondatrice di Sciong, che si occupa da vent’anni di fundraising per il no profit.
Domani parte Marea, un nuovo progetto di rappresentanza femminile di cui Francesca è promotrice, o più precisamente un gruppo di pressione che punta alla rappresentanza femminile, una nuova “cosa” che vuole mettere assieme persone, associazioni, movimenti per rendere protagoniste le donne, per un nuova stagione di rappresentanza al femminile. Le promotrici sono 18, ora partiamo, cercando di aggregare dal basso.
Francesca Mangano ci racconta del progetto Marea e della parità di genere, partendo dal tema dello sviluppo sostenibile, del lavoro e della natalità.
“Se le donne lavorano cresce il PIL del Paese e cresce la natalità. In Italia il 49 per cento delle donne lavorano, dato molto basso rispetto alla media europea e che nasconde differenze regionali molto evidenti, dal 67% di Milano al 30% di alcune città del Sud. Dove le donne lavorano di più la natalità è maggiore. Se invece le donne non lavorano si continua a fare pochi figli.”
Il problema secondo la Mangano è che le politiche non hanno un effetto uguale per le donne e per gli uomini: “Le politiche “neutre” impattano diversamente fra i generi e quindi bisogna tener conto delle differenze e pensare politiche di sistema di riduzione della disparità di genere, pensate però mettendo al centro la donna e il suo mondo.”
Marea non punta alle quote rosa, ma a proporre un nuovo di pensare le differenze di genere secondo un approccio di sviluppo sociale ed economico sostenibile. Del resto la parità di genere è l’obiettivo 5 dell’Agenda 2030, che punta a raggiungere l’uguaglianza attraverso l’empowerment di tutte le donne e le ragazze.
In Italia il tasso di occupazione femminile resta tra i più bassi in Europa. Per il Global gender gap report, il documento del Word Economic Forum che dal 2006 confronta e classifica 149 paesi nei loro progressi verso la parità di genere, l’Italia è al 70° posto, dietro al Bangladesh e al Camerun, in particolare per la disparità esistente nel mercato del lavoro.
Come festeggia Francesca Mangano la sua festa? “Andrò in Piazza San Fedele, a sentire i racconti di storie grandi e piccole di donne tutte ugualmente straordinarie. L’iniziativa si chiama “Raccontami una storia”. Poi faccio un salto al salone “ Fà la cosa giusta” dove si parla di maternità e lavoro con Daria Colombo, in pratica il passaggio dalla conciliazione alla condivisione della genitorialità….insomma, appunto… serve cambiare la prospettiva.”