“Quest’anno festeggiamo l’8 marzo con una torta al cioccolato. E poi facendoci certificare dal Winning Women Institute, l’istituto impegnato nella diffusione del principio di gender equality nel mondo del lavoro, con il loro “Bollino Rosa”. Poi le mimose, per carità, ed un seminario sul tema della formazione per la parità di genere…”
Paola Vescovi ha fondato e dirige un ente di formazione a Torino.
“L’Italia non è un Paese per donne, ed è un peccato perché le donne esprimono un potenziale di cui il Paese avrebbe un grande bisogno. Ho sempre creduto che bisognasse impegnarsi per le pari opportunità nel mondo del lavoro, ce n’è un gran bisogno. E ho dato un contributo, accettando di fare io, donna, un’impresa”.
Paola è convinta che un’impresa rosa sia differente.
“Un’azienda di donne è più “umana”, rispetta il valore della persona e non discrimina mai. Include anziché esclude” E poi, continua, “le aziende rosa sono super competenti perché le donne per essere competitive devono essere più creative e più competenti.”
Più brave anche a “fare squadra, quindi il lavoro delle donne è sempre prezioso. E siccome siamo costrette spesso a comportarci come i nostri colleghi maschi per non essere discriminate, noi domani festeggiamo il nostro essere donne e la nostra sensibilità femminile, nel nostro ufficio praticamente tutto al femminile, in cui c’è spazio e rispetto per la vita privata di ciascuna di noi.”
Per voltare pagina bisogna iniziare a considerare la diversità un valore e non un problema. “Perché”, conclude la Vescovi “avere donne in azienda in posizione di leadership significa poter contare sul confronto tra ricchezze e punti di vista diversi. Significa, in termini di dinamiche di gruppo, maggiore vivacità, creatività e innovazione.”
E a proposito di innovazione, prima della torta Paola parteciperà ad un seminario sul tema della certificazione digitale dei processi di trasferimento delle competenze. Oggi pomeriggio, alle 17, in Via Genova 200 a Torino.