Lo Storytelling
C’era una volta e c’è ancora: raccontare è un’impresa!
C’è qualcosa di nuovo nell’aria, anzi di antico: lo storytelling.
Vi ricordate da bambini il momento della storia prima di dormire? Era un momento un po’ magico in cui si passava dalle convulse azioni della giornata, all’abbraccio della notte. E con la fantasia venivamo trasportati in un mondo di lotte tra il bene e il male in cui il bene vinceva sempre… che emozione!
Questa è la chiave di ogni bella storia, l’emozione. I ricordi si nutrono di emozioni. Le emozioni nutrono la mente. Non si impara senza emozioni, non si ricorda senza emozioni.
Ecco perché qualsiasi attività, qualsiasi prodotto o servizio, si “vende” meglio attraverso una storia, una storia vera, anzi di più.
In questo momento storico in cui siamo investiti continuamente da informazioni, quelle che ci rimangono attaccate sono quelle che riescono a trasmettere sintonia con i nostri sentimenti, con i nostri ricordi, con la nostra identità. Storie di donna a donna, di nonni, di giovani magari un po’ imbranati. Qualcosa in cui possiamo riconoscerci, non tanto perché l’abbiamo effettivamente vissuto direttamente, ma perché parla all’immagine che abbiamo di noi e della nostra vita.
Aziende e storytelling
Se si parla di aziende si parla di uomini e donne che lavorano, di imprenditori che si sono fatti da sé, che si sono messi in gioco. Ma anche di persone che lavorano in sintonia, e che concorrono in modo essenziale alla vita e al benessere aziendale. Che non hanno timore a farci condividere il loro vissuto, e le loro emozioni. E ora la vita si condivide in tempo reale in modo quasi sincronico attraverso i social, per cui l’identificazione è immediata. E anche la disaffezione, se si avverte che la propria fiducia è stata mal riposta. Questo è il pericolo della vita d’impresa messa in vetrina.
Ma se l’identificazione funziona, il legame diventa fortissimo e la brand loyalty è assicurata.
Interessante sfruttare questo meccanismo anche all’interno dell’azienda, creando una sintonia piena tra le diverse divisioni dell’impresa, e tra le diverse categorie di lavoratori. Se le storie di ognuno si intrecciano con le storie degli altri, nella stessa azienda, si attivano i neuroni a specchio e si consolida il senso di appartenenza. L’engagement delle risorse umane nasce anche da questo ed è un momento essenziale per garantire la motivazione alla base di una buona performance lavorativa.
Azioni formative che sfruttano lo storytelling devono essere attivate in sinergia per raccontare la grande storia dell’azienda che è la somma delle piccole storie di ognuno. Le app a disposizione oggi garantiscono il risultato tecnico, l’assemblaggio di diversi media, in modo semplice ed immediato, ma la creazione di contenuti coerenti e di significato è appannaggio di formatori esperti e non banali. Sono tutte storie che sia così facile fare uno storytelling d’impresa efficace, ma se ben strutturato il risultato è esaltante e duraturo.
Isabella Labate
Boston Group