Oggi il lavoro si trova sui social. Nell’articolo precedente abbiamo visto come gli italiani utilizzino sempre più Facebook come strumento per cercare lavoro, un social non propriamente nato e concepito per tale scopo. L’era del digitale, però, non si limita ai soli Facebook e LinkedIn. McDonald’s nel 2017 ha, infatti, scelto Snapchat per la sua campagna di ricerca di ben 250mila nuovi dipendenti negli stati Uniti.
La campagna Snapplication di McDonald’s
McDonald’s ha usato per la sua campagna la “Snapplication”, un’app testata nello scorso 2017 in Australia che consente di offrire e trovare lavoro alla velocità di uno “snap”, ovvero di un clic della fotocamera.
L’azienda americana ha postato alcuni video di 10 secondi in cui alcuni dipendenti dell’azienda spiegavano cosa significa essere parte del team di McDonald’s. A fine spot gli interessati potevano accedere alle posizioni offerte e candidarsi. I dati raccolti venivano trattati e utilizzati dalla stessa azienda che provvedeva alla selezione.
Nella società della disintermediazione, in cui aumenta la complessità e la tendenza alla connessione, la distanza tra il reale e il virtuale assume un confine sempre meno netto e impermeabile. L’utilizzo dei social media è la dimostrazione di questa tendenza.
La scelta di Snapchat
Snapchat è negli USA il social media più amato dai giovani e il numero di utenti è in costante ascesa, quasi 70 milioni (complessivamente 10 milioni in più della intera popolazione italiana). Di questi il 60% ha meno di 25 anni, una generazione abituata all’uso di internet in modalità “mobile” e che negli Stati Uniti inizia a lavorare decisamente presto, rispetto a quanto accade in Italia.
La parola chiave per i recruiter che usano i social è “ingaggio” tra chi offre e chi cerca, basato su un rapporto nuovo e più equilibrato tra l’azienda e sul lavoratore.