Il reddito di cittadinanza resta una misura di politica passiva
“Così com’è il reddito di cittadinanza rischia di essere solo una misura di politica passiva. Di sicuro non crea nuovi posti di lavoro, difficilmente inserirà persone nel mercato del lavoro. Occorre correggere il provvedimento e riconnettersi con il mondo reale del lavoro.”
A parlare è Diego Castagno, presidente di Federformazione, in una nota al termine della riunione del direttivo dell’Associazione che si è tenuto venerdì al MiCo di Milano, durante la due giorni del Connext organizzato da Confindustria.
“Il reddito di cittadinanza, nonostante le buone intenzioni del Governo, resta purtroppo una misura di politica passiva per il lavoro. Entriamo in una fase di stagnazione dell’economia e rischiamo di perdere occupazione. Pensare che i beneficiari del reddito di cittadinanza debbano essere inseriti nel mondo del lavoro esclusivamente con contratto a tempo indeterminato, con incentivi poco attraenti e in un quadro normativo ancora in costruzione mi sembra poco realistico.
Giusto pensare a politiche che ridistribuiscano risorse in favore dei più poveri, ma le politiche contro la povertà e quelle contro la disoccupazione sono due cose diverse, al di là della necessità di pensare a interventi integrati e di sistema.
Riconosciamo al Ministro l’ottimismo della volontà. Purtroppo noi operatori delle politiche del lavoro siamo decisamente pessimisti.”